Le presenze costanti di questi anni, che mi hanno aiutata a pensare e a scavare dentro la storia di “Da dove la vita è perfetta”, sono state le donne di Elsa Morante e quelle di Elena Ferrante.
Le donne pugnaci, in particolare. Le testarde, le tenaci. Le donne dalle epiche contraddizioni, di grande intelligenza e passione furiosa.
Penso alla Olga dei “Giorni dell’abbandono” di Elena Ferrante: la mia Dora potrebbe esserle parente. (...)