Molti di voi trovando scritto Bella di giorno penseranno subito al film di Luis Buñuel del 1967 con la meravigliosa Catherine Deneuve, ma pochi avranno letto il libro da cui è tratto visto che il capolavoro del 1929 scritto da Joseph Kessel è mancato per molti anni dagli scaffali delle nostre librerie.
Quest’anno, in occasione del settantesimo compleanno della Deneuve Edizioni E/O, nella collana Gli Intramontabili curata da Giulio Passerini, ha riportato alla luce questo romanzo immortale accusato all’epoca della pubblicazione di “licenziosità gratuite”.
BELLA DI GIORNO - LA TRAMA
Il romanzo si apre con un evento dell'infanzia di Séverine: la violenza sessuale subita a soli 8 anni in casa propria. Nonostante la violenza Séverine riesce ad andare avanti, a crescere in un’apparente stato di tranquillità e a sposare il chirurgo Pierre. Malgrado le apparenze la coppia è frustrata dal non riuscire a vivere l’intimità fisica con serenità, specie per i desideri depravati, masochistici e morbosi della donna. Per questo a Séverine viene l'idea di cercare soddisfazione come prostituta nel bordello di madame Anaïs con lo pseudonimo di Belle de Jour.
«Come vuole piccola mia. Dalle due alle cinque è un buon orario. La chiameremo Bella di giorno, ecco.»
Séverine sviluppa così un rapporto molto intenso con uno dei suoi clienti abituali, Marcel, un giovane gangster che riesce a darle le emozioni che ha sempre cercato. Ma l’eccitazione per questa nuova doppia vita è breve; tutto si complica quando Séverine è costretta a lasciare il bordello per evitare che la verità venga a galla. La donna diventa ossessionata dall’idea di essere scoperta, tutti in città parlano di Bella di giorno, la notizia corre di bocca in bocca e sarà lei stessa a rivelare la verità a un marito che resterà muto, impassibile, incapace di qualsiasi reazione: «Ma da quando gli ha fatto la sua confessione, Séverine non ha mai più sentito la voce di Pierre».
KESSEL, TRA LA SOLITUDINE E PERBENISMO
Joseph Kessel osserva e annota il disgregarsi di una coppia della medio borghesia; il suo non è solo un romanzo erotico, ma un'analisi della società perbenista dell’epoca, della sessualità e della solitudine profonda che si può vivere all’interno di una coppia. Lo scandalo che suscitò al tempo della pubblicazione, forse, oscurò il valore letterario di cui il libro è impregnato, in cui la lussuria non è un modo per attirare il lettore ma il semplice sintomo dell’anima ferita che Kessel mette in scena.