Dai tempi delle indipendenze, le letterature degli ex paesi colonizzati hanno cercato vie autonome per sbarazzarsi del giogo coloniale. Autori come Frantz Fanon, l’ideologo dell’indipendenza algerina e della rivolta contro i bianchi, Léopold Senghor, uno degli inventori della poetica della negritudine e poi presidente del Senegal, Ahmadou Kourouma, con le sue feroci satire dei dittatori africani, hanno inventato una nuova letteratura e un nuovo pensiero e si sono spesso anche scontrati, accusandosi a vicenda di essere degli “alienati”, ovvero dei succubi delle culture europee e imperialiste. Lo stesso è successo, con modi a volte diversi, nel mondo anglofono coinvolgendo autori come Chinua Achebe e Wole Soyinka.
L’accusa di essere degli “alienati” continua a girare ancora oggi tra gli intellettuali africani, perché il legame (e la dipendenza) tra ex potenze coloniali ed ex colonie continua a esistere, pur se in forme diverse. Per chi scrivono gli autori africani, che nei loro paesi non hanno lettori né case editrici? Per il pubblico occidentale? Ma se è così, questo legame può garantire indipendenza d’idee? Il caso di Mohamed Mbougar Sarr è emblematico. L’autore senegalese ha vinto il premio Goncourt, il principale riconoscimento letterario francese, ma questa vittoria ha scatenato, in Africa e nella diaspora africana in Europa, critiche feroci di “sottomissione” e “alienazione” ai canoni culturali, linguistici e politici occidentali. Elgas affronta con brio e anticonformismo questi temi, denuncia la “caccia alle streghe” e il conformismo con cui troppo spesso vengono affrontati questi problemi. Indica nell’indipendenza di pensiero l’unica via attraverso la quale gli autori del Sud del mondo possono raccontare le loro vite e i loro paesi, ma anche l’occidente di cui ormai sono inevitabilmente parte. Questo è un dibattito essenziale per la letteratura contemporanea nel mondo odierno e globalizzato. E non coinvolge solo gli africani o altri popoli del Sud, ma tutti noi.
Elgas
Giovane e brillante sociologo, giornalista e scrittore, Elgas è nato in Senegal ma vive da lungo tempo in Francia. Della sua variegata produzione ricordiamo il diario di viaggio Un dieu et des mœurs e il saggio I buoni risentimenti (E/O 2024), che esplora il disagio postcoloniale e il rapporto tra gli intellettuali africani e la diplomazia culturale degli ex colonizzatori. Maschio nero è il suo primo romanzo.